CELIACHIA E COSMESI, articoli contrastanti

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basiado
icon13  view post Posted on 25/1/2012, 14:53




Nella giornata di oggi 25 gennaio è apparsa sul sito ANSA.IT la seguente notizia riguardante la problematica della presenza di glutine in prodotti cosmetici, già ampiamente dibattuta nelle comunità mediche e tra gli intolleranti; la riporto (come sempre faccio ) per intero:

Celiaci, pericolo glutine in cosmetici
Ancora poche aziende dichiarano gluten free propri prodotti

(ANSA) - ROMA, 25 GEN - I cosmetici potrebbero costituire un rischio potenziale per i celiaci. L'allarme arriva dal congresso dell'American College of Gastroenterology di Washington. In particolare rossetti, balsami e matite per labbra, dentifrici e collutori contenenti tracce di glutine che, incidentalmente, vengono ingeriti. Da un'indagine svolta risulta pero' che su dieci prodotti solo due forniscono informazioni dettagliate sui componenti nonostante vadano in contatto con le mucose, le labbra ed il viso.


Alla stessa notizia fa riferimento in modo più articolato anche la pagina odierna di TISCALI SCIENZE:

Dal rossetto alle creme: per i celiaci il pericolo glutine arriva anche dai cosmetici

L'allarme arriva dall'ultimo congresso annuale dell'American College of Gastroenterology di Washington. I cosmetici potrebbero costituire un rischio potenziale per i celiaci. In particolare rossetti, balsami e matite per labbra, dentifrici e collutori contenenti tracce di glutine che, incidentalmente, vengono ingeriti.
Gli specialisti statunitensi ora sollevano dubbi anche sull'uso di altre tipologie di prodotti di bellezza, riportando il caso di una donna di 28 anni, affetta da celiachia, che continuava ad avere identici sintomi gastrointestinali e la pelle ricoperta di macchie rossastre anche se non mangiava alimenti contenenti glutine. "I fastidi le sono passati del tutto solo quando ha interrotto l'uso di una crema emolliente per il corpo, reclamizzata come naturale" spiega Marie Borum, gastroenterologa della George Washington University. Il caso della signora, che è una paziente della dottoressa Borum, ha indotto gli specialisti a svolgere una indagine conoscitiva su un campione di dieci prodotti di bellezza in commercio, i più venduti negli Stati Uniti, per valutare se ci fossero informazioni esaustive sulle etichette sull'eventuale contenuto di glutine.
"Su dieci prodotti solo due fornivano informazioni dettagliate" afferma Marie Borum che ha diretto lo studio. "Mentre le indicazioni sugli alimenti sono complete, non si può dire lo stesso per i cosmetici, anche quando si tratta di prodotti che vanno in contatto con le mucose, le labbra ed il viso. L'industria cosmetica usa i derivati di grano, frumento, farro, segale, kamut e orzo, che possono contenere tracce della frazione lipoproteica del glutine" conclude Marie Borum. "Si ipotizza che l'ingestione accidentale di tracce di rossetti e matite, contenenti glutine, possa esacerbare i sintomi della celiachia e sono poche le aziende cosmetiche che dichiarano 'gluten free' i propri prodotti" sottolinea Pia Prakash gastroenterologa della George Washington University, coautrice della ricerca.
I gastroenterologi americani alimentano così il tam-tam dei dubbi trasmesso da diverse associazioni dei consumatori e dai numerosi siti internet e blog che accusano le industrie della bellezza di poca chiarezza, ma anche le abili e astute trovate marketing di alcune aziende cosmetiche che marchiano i loro prodotti con diciture tipo 'adatto ai celiaci' o con il simbolo grafico della spiga sbarrata. Diciture bocciate dall'Associazione italiana celiachia che ribatte: "I cosmetici, inclusi dentifrici, rossetto e burro di cacao non comportano rischi per il celiaco e possono essere utilizzati in tranquillità".

A corredo riporto di seguito proprio l'opinione di AIC espressa sul sito nazionale in risposta a una delle domande specifiche nella sezione FAQ

Cosmetici e detergenti

Volevo sapere se i celiaci possono usare l' olio di germe di grano per uso esterno e comunque tutti quei prodotti che contengono glutine, bagnoschiuma, shampoo, creme ecc.. se entrando a contatto con la pelle possono essere dannosi.

(data inserimento: 16/06/2004)
(ultimo aggiorn.: 02/03/2011)

Ultimamente ci stanno pervenendo molte segnalazioni circa la promozione impropria di cosmetici o detergenti per la persona dichiarati come “idonei ai celiaci”, “per celiaci” o “senza glutine”. Alcune aziende, addirittura, si sono spinte a richiederci la concessione d'uso del logo "spiga barrata".
Sottolineiamo che tutti i detergenti (inclusi i dentifrici), i cosmetici (inclusi rossetto e burro di cacao) e i prodotti per uso esterno non comportano rischi per il celiaco e possono essere utilizzati in tranquillità.
La celiachia è infatti un'intolleranza alimentare che ha come organo bersaglio l'intestino tenue e la presenza di glutine in cosmetici, detergenti, o altri prodotti che possano venire a contatto con la pelle o le mucose, come anche quelle della bocca, non comporta alcun rischio per i celiaci.
Analogamente ai farmaci, la quantità di dentifricio o rossetto che può essere accidentalmente ingerita nell’uso quotidiano, anche qualora questi prodotti contenessero glutine per contaminazione accidentale o come eccipiente di particolari principi attivi, non può comportare comunque un’assunzione significativa di glutine.
Il Comitato Scientifico della nostra Associazione ha già espresso in passato parere negativo sull’utilizzo di diciture o simboli relativi all’assenza di glutine su tali prodotti, che non presentano alcuna pericolosità per i soggetti affetti da celiachia. Al fine di escludere qualsiasi rischio per l’utilizzo di prodotti cosmetici con glutine da parte di soggetti affetti da dermatite erpetiforme (patologia connessa alla celiachia), è stato chiesto parere al Prof. Timo Reunala, tra i massimi esperti internazionali di dermatite erpetiforme (DH). In data 23 Ottobre 2002 il prof. Reunala ha espresso parere che esclude qualsiasi rischio per i pazienti che venissero a contatto con glutine attraverso l’epidermide.
Nella lista di sostanze regolamentate (cfr. Direttiva 2003/15/CE del 27 febbraio 2003 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai prodotti cosmetici), tra cui alcuni allergeni, che devono essere inserite obbligatoriamente nell'elenco degli ingredienti dei cosmetici (es. citral , linalool, ecc.), il glutine non è infatti menzionato tra quegli allergeni da indicare in etichetta.
Tutti i prodotti di questo tipo possono essere utilizzati dal celiaco e promuovere un prodotto cosmetico o detergente come adatto ai celiaci perché senza glutine è quindi non solo inutile, ma fonte di allarmismo e confusione nei celiaci.
Mentre la scritta “senza glutine” di fatto non sembra essere vietata per i cosmetici, riportare scritte del tipo “adatto ai celiaci” o “per celiaci” su cosmetici o detergenti si profila a tutti gli effetti come pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19 e ss. del Codice del Consumo, in quanto il prodotto vanterebbe proprietà che tutti i prodotti analoghi possiedono.
AIC è fermamente contraria all'uso di indicazioni inerenti l'idoneità al celiaco o l'assenza di glutine relative a prodotti non alimentari come cosmetici, detergenti o simili e non intende ovviamente concedere l'uso del logo di propria proprietà Spiga Barrata per questo tipo di prodotti, per cui perseguirà eventuali abusi.
Stiamo procedendo a contattare le aziende che ci vengono segnalate per utilizzo improprio delle diciture sopra menzionate e chiediamo a tutti i nostri soci di segnalarci eventuali casi analoghi a quelli sin qui descritti in modo da poter procedere in questa opera di sensibilizzazione delle industrie del settore.


Più nello specifico per quanto riguarda la dermatite erpetiforme, riconosciuta quale effetto della celiachia non trattata, sulla rete si trovano diverse citazioni ed opinioni; riporto una tra le più complete tratta dal sito Il Dermatologo Risponde.IT. Al medico che scrive va il mio personale plauso per quanto riportato nell'ultima parte della sua risposta:

Domanda: "Alla mia bimba di 4 anniè stata da poco diagnosticata una celiachia. Abbiamo cominciato su consiglio del nostro pediatra una dieta senza glutine senza particolari difficoltà. Ho letto su una rivista che oltre agli alimenti per celiaci esistono particolari creme dermatologichesenza glutine (gluten free). Volevo sapere se per andare al mare è necessario ricorrere a creme protettive senza glutine o può andar bene la protezione solare prescritta dal nostro dermatologo. Come ci dobbiamo comportare in futuro con gli shampoo, balsami, creme? E se da grande vorrà utilizzare prodotti cosmetici, dovrà necessariamente ricorrere a quelli senza glutine?

Il Dermatologo Risponde: "Il dermatologo è abituato alla gestione dermatologica del paziente celiaco, in quanto esiste una patologia cutanea (dermatite erpetiforme di Duhring Brocq) che riscontriamo frequantemente nelle persone intolleranti al glutine. La dermatite erpetiforme si presenta con piccole bolle pruriginose disposte a grappolo vicino a gomiti, ginocchia e natiche. Anche altre zone possono talora essere interessate (es. addome, genitali, cuoio capelluto ecc). Tale fenomeno regredisce spontaneamente con l'eliminazione del glutine dalla dieta e si rispresenta quando il glutine viene reintrodotto nell'alimentazione. La patologia è causata dagli immunocomplessi IgA-glutine, con attivazione del complemento e formazione di microascessi all'apice delle papille dermiche (accumulo di neutrofili). Molti pazienti affetti da dermatite erpetiforme di Duhring Brocq presentano lesioni dei villi intestinali (enteropatia da glutine), steatorrea (feci untuose), carenza di ferro, carenza di acido folico, anticorpi antigliadina (AGA), anticorpi antiendomisio (EMA) e anticorpi anti transglutaminasi. I prodotti dermatologici che utilizziamo per curare questi pazienti sono gli stessi che utilizziamo nei soggetti non intolleranti al glutine. Questo perchè le tracce di glutine presenti nelle creme, nei saponi, negli shampoo e nei cosmetici, non passano attraverso la cute integra. A parte qualche prodotto che può essere involontariamente ingerito (es rossetto, matita per le labbra, lucida-labbra, dentifricio, colluttorio ecc), dove l'assenza di glutine può essere sicuramente utile, non ci sono attualmente prove scientifiche sul reale vantaggio di creme e detergenti gluten free per i celiaci. I normali prodotti dermatologici per uso topico, purchè non ingeriti, non rappresenterebbero quindi un rischio per i pazienti affetti da celiachia, in quanto il glutine non attraversa la cute integra. Pertanto l'uso di creme e cosmetici senza glutine sembra non essere indispensabile. Tuttavia le aziende produttrici che si dedicano alla commercializzazione di prodotti dermatologici gluten free sono quelle spesso più attente alla produzione di linee ipoallergeniche a basso contenuto di nichel (nichel tested), senza profumi e senza conservanti. In alcuni casi (es sospetta dermatite allergica da contatto), al momento della visita, il dermatologo può indicare in base alla situazione clinica in corso, una di queste speciali linee cosmetiche ipoallergeniche. L'assenza del solo glutine nei cosmetici e nelle creme dermatologiche non apporta invece benefici concreti al paziente celiaco. Sua figlia potrà continuare a utilizzare per uso topico i normali prodotti consigliati dal suo dermatologo. Attualmente alcune aziende stanno producendo delle linee dermatologiche ipoallergeniche, senza nichel, profumi, conservanti e glutine, ad un prezzo al pubblico che non si discosta molto dai normali dermocosmetici di farmacia. Il vostro dermatologo potrà consigliarvi al momento della visita, l'effettiva utilità di tali prodotti. Si raccomanda nel frattempo di evitare scelte terapeutiche e diagnosi basate unicamente su blog e forum, anche quando fornite da noi medici. Questi servizi di orientamento (compreso il mio), devono servire a incoraggiare la visita medica e non a sostituirla. Ne parli con il suo dermatologo. Cordiali saluti e in bocca al lupo!



Che dire... il panorama era e mi sembra che sia rimasto, abbastanza confuso anche all'interno della comunità medica....
 
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