Ciao a tutti.
Mi chiamo Paolo. Ho 28 anni e sono di Cesena.
Vedete, io non sono affetto da celiachia, lo è la mia ragazza.
Ora. Col passare degli anni assieme, ho scoperto praticamente tutto quello che significa essere celiaco. All'inizio pensavo fosse una condizione "normale".
Una persona è allergica al glutine e gli utenti di bar, ristoranti e pizzerie avrebbero avuto la soluzione al caso.
Quanto mi sbagliavo.
Più passavano i giorni, più capivo. Più vedevo quell'espressione perplessa sulla faccia dei ristoratori, più mi arrabbiavo. Cioè... non riesco ancora a credere che su 10 ristoranti, almeno 8 (otto) ignorino tutt'oggi il problema. Non lo conoscono! Ma come diavolo può essere?
Come puoi ritenerti un cuoco, o un pizzaiolo se non conosci i danni che potresti causare tu stesso ad una persona allergica.
Ero furioso. (A volte mi avveleno ancora)
Poi il tempo e l'esperienza, mi hanno portato ad una fredda determinazione.
Io personalmente non mangio più in locali dove non vengono servite pietanze anche prive di glutine. Non posso sopportare che il celiaco sia costretto a digiunare o ad andarsene a casa solo per il fatto di essere allergico. E' un ingiustizia palese e vergognosa.
In quella condizione ci NASCI. Ci sono camerieri che credono che tu sia SCHIZZINOSO. Che tu abbia fatto una scelta, come per i vegetariani. Che ti prendono ADDIRITTURA IN GIRO quando chiedi quali piatti sono privi di glutine. Ma io ti brucio il ristorante ti brucio!
Calma. Un bel respiro.
Ok. Scusate il polpettone. avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno.
Beh, vado ad esplorare il sito.
Sappiate che faccio il tifo per voi, da non celiaco, combattente per il senza glutine!
Ciao!