CITAZIONE (Francesc_a @ 3/2/2014, 16:46)
Alla fine, anche gli immunologi avranno delle tabelle di riferimento no?
Spero proprio di si!!
Per quanto riguarda l'eliminazione di grano e farinacei dalla dieta, ognuno di noi qui ti potrà dire quanto è difficile nei primi tempi, specialmente con la dieta mediterranea cui siamo abituati, ma poi ci si prende la mano.. nel tuo caso, ti voglio dire che in generale, per quello che è la mia esperienza, togliere il glutine dalla dieta porta sempre ad un (quantomeno iniziale) periodo in cui il benessere psico-fisico aumenta.. in quasi tutti i casi, anche tra le persone che non hanno alcun tipo di intolleranza (o magari ce l'hanno ma non verso il glutine).. probabilmente l'intestino reagisce comunque bene ad un cambiamento piuttosto "drastico" della dieta. Nel tuo caso però dovresti prima andare più a fondo a cercare di capire la radice dei tuoi fastidi, che non è detto risieda nel glutine, e questo per due motivi principali:
1) se non sei celiaca/intollerante al grano/gluten-sensitive o qualunque altra cosa, è un peccato cambiare radicalmente dieta escludendo il glutine, in quanto anche se di per sè il valore nutritivo del glutine è pari quasi a zero, togliendolo diventa più difficile ad es mangiare fuori in sicurezza o reperire facilmente tutta una serie di altri cibi e preparati che di solito invece lo contengono anche se non come elemento principale (esempio banale: nei ragu di carne molto spesso viene aggiunta farina di grano per addensarli e lavorarli meglio, ma di esempi del genere ce ne sono a bizzeffe..
2) in secondo luogo, affrontare una dieta senza glutine in modo rigoroso è costoso, i prodotti sostitutivi ci sono ormai, e hanno raggiunto livelli qualitativi del tutto soddisfacenti, ma costano molto di più dei corrispettivi derivati del frumento, tanto che per i diagnosticati "ufficiali" di celiachia lo stato passa dei buoni acquisto mensili per fronteggiare questo aumento di spesa (visto che medicine per la celiachia non ce ne sono); sarebbe meglio quindi andare a fondo nella diagnosi il più possibile anche per poter, eventualmente, accedere a tali sgravi economici in caso di patologia confermata.
Insomma io ti consiglierei in primo luogo di indagare ancora sul tuo stato, magari facendo altre prove di intolleranza, o rivolgendoti a specialisti accreditati in materia..
Infine sostituire i grani con la frutta non capisco bene che vuol dire.. sono due categorie nutritive completamente diverse...